Sfogo #5/16



"Legavano per ore al passeggino bimbi di due e tre anni. E qualche volta perdevano la pazienza e facevano volare pure i ceffoni".
La pagina maltrattata di un quotidiano locale. Due righe sotto un titolo. L'asilo dove volano gli schiaffi. Un titolo da commedia nera.
Posso sentire le urla. Le urla dei bambini picchiati. Posso leggere il terrore sui loro volti. Posso assaporare l'amaro delle loro lacrime. Hanno conosciuto la rabbia. Il dolore. Il disprezzo. L'impotenza. La cattiveria. La sopraffazione. L'abuso. 
Cose che non dovrebbero essere conosciute in tenera età. Ma la società "civile", ormai, non ha rispetto per nulla e nessuno. Nemmeno per un'anima che ancora non ha avuto tempo di sporcarsi. Di corrompersi. Di scendere a patti. Di accettare compromessi. Di girarsi dall'altra parte. 
Anime ancora candide. Pure.

Legavano i bimbi e li pestavano. Questo raccontano i video raccolti. Questo singhiozzano le registrazioni audio. Telecamere nascoste. Microfoni nascosti. Violenze nascoste. Fortissime, disarmanti, incomprensibili violenze nascoste. 
Maledette. Che voi siate maledette. In tutte le vite che eventualmente vivrete. Che voi siate dimenticate dai vostri figli e dai vostri nipoti. Che voi siate..., anzi, che voi non siate più. Niente. Nessuno. Nulla.

Legavano i bimbi e li pestavano. E avevano il coraggio di definirsi maestre. Educatrici. Professioniste del mondo della scuola. Non c'è pena sufficiente per voi. Per il male che avete arrecato. Sui corpi e sulle menti. Sulla pelle e sull'anima.
Non so cosa dirà la Legge. Non mi interessa nemmeno. Ciò che conta è la Giustizia. E in questi casi essa può indossare solo  i panni della Vendetta.

[Lord Styrner]


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